lunedì 29 agosto 2011

John Doe 11 e io.

I miei rapporti col numero 11 di John Doe iniziano alle 16:32 di venerdi 24 giugno, quando ricevo un sms di Roberto che recita: “Non fare domande, rispondi e basta: chi ti faresti fra le supertizie Marvel?” Io gli scrivo “Psylocke” e torno alle mie attività.

Otto minuti dopo assumo per un attimo quest'espressione:


Ma poi alzo le spalle e dimentico l'episodio.
Qualche giorno dopo mi arriva la sceneggiatura e finalmente capisco il senso della domanda (e se per te che leggi resta oscuro, significa che non hai ancora comprato l'albo. Se ti sbrighi forse trovi le edicole aperte, ma non è che stanno là ad aspettare te. Sbrigati!).

Ho avuto ampia libertà stilistica per le mie tavole, e le ho potute imbottire di un sacco di cose che mi piacciono, e che descriverò di seguito.
Qui si trovano solo citazioni pop fini a se stesse eh. Per un discorso approfondito sull'albo, sul suo significato e sulle conseguenze che esso comporterà nella macrotrama di John Doe conviene cliccare qui, ché io sono una mente semplice, di quelle che già solo le parole composte o troppo lunghe come “metafumetto” le fanno cadere preda del sopore.


Yawn.

Comunque!


Tavola 59 è stata tra le più divertenti da disegnare perché amo gli ambienti bucolici. E poi mi piace quello che mi ha fatto dire Roberto. O meglio, al me di carta e da piccolo che sta nella pagina.


A tavola 60 un Mauro dodicenne invasato e vestito da Zagor (voluto così da Roberto per fornire un quadro della preoccupante passione di Mauro per lo Spirito con la Scure) insegue i suoi amici dodicenni terrorizzati (tra cui, per dire, il buon Giovanni e il buon Adriano).
Nella vignetta successiva Mauro e io siamo alle prese coi nostri primi approcci al mondo del fumetto, e decidiamo le nostre rispettive carriere future. Intorno a noi un vecchio numero di Linus (Linus è stato tra le cause che mi hanno spinto verso il disegno, quindi glielo dovevo) e The Killing Joke, perché dai, chi non ama follemente Alan Moore? Davanti al mio alter ego cartaceo c'è uno schizzo di Harley Quinn, mentre Mauro ha davanti a sé il fantastico Detective Smullo del geniale Davide La Rosa.


A tavola 61 siamo in una fumetteria, e nello specifico nel Nuvoloso Club di Albano, dove si è veramente svolto il corso di sceneggiatura di cui si parla nella storia (con tanto del proprietario Giorgio, che Mauro sta esasperando coi suoi sproloqui, della moglie di Giorgio, Sonia, nella terza vignetta, e dell figlio Raffaele carico di fumetti, sempre nella terza vignetta). Sparsi nel negozio abbiamo il Pertini di Pazienza, Lone Wolf & Cub, un numero di From Hell e uno di Hellblazer, dei poster di Hellboy, di Bone e di Moebius, e Coraline (col design dello splendido film di Henry Selick) qui in veste di ragazzina in cerca di fumetti.
Le tavole con quattro vignette orizzontali sono sempre difficili da comporre, dato che le persone hanno il fastidioso vizio di passare gran parte della propria esistenza in posizione verticale, ma hanno il vantaggio di avere un taglio quasi cinematografico, che si presta molto a dare l'illusione di profondità di campo.


Tavola 62 è stata abbastanza facile da disegnare, complice il capodoglio tra i flutti che riempie parecchio la pagina e fa molto stampa dell'800. Qui Mauro, Giovanni ed Elisabetta (che hanno effettivamente partecipato al corso di sceneggiatura di cui sopra) ascoltano rapiti Lorenzo che declama. Dietro di loro qualche fumetto a caso (Batman, Black Orchid, D.V.8...) e un poster giapponese del Mistero della Pietra Azzurra (si legge un "Nadia" quasi per intero in katakana).
Gli orecchini di Betta ricordano un agghiacciante episodio che non ho cuore di rivelare qui.


Tavola 63 l'ho trovata più ardua da comporre. Non che fosse difficile di per sé, ma dato che contiene un botta e risposta Roberto/Mauro/Lorenzo/Mauro/Lorenzo/fine ho dovuto perderci un po' di tempo a decidere in che posizioni metterli e verso dove sono rivolti. Tra la paccottiglia sparsa per le vignette c'è un Sandman depresso e seduto che nutre i piccioni (dalla storia “Il battito delle sue ali”) e un poster di Video Girl Ai, fumetto che all'epoca in cui si svolgono i fatti raccontati nella pagina era un must per chiunque.



Di tavola 64 sono particolarmente lieto, non solo perché compaio in versione adulta (nella vignetta che ho postato qui), ma perché nella seconda vignetta vinco finalmente un contenzioso che porto avanti con Mauro da un po' di tempo: gli zombi dicono “cervelli”. Magneto, Alien e Vertigo di Hitchcock sono talmente evidenti che non è neanche il caso che li segnalo, no?
Nella terza vignetta della tavola Mauro si occupa di regia. Nello specifico l'ho ritratto alle prese col book trailer di Mani Nude, romanzo di Paola Barbato. I due attori sono quindi con tutta probabilità Ennio Fantastichini e Giovanni Boninsegni, protagonisti del suddetto book trailer.


Tavola 65 è stata divertente da disegnare e facile da comporre. Nella prima vignetta, oltre a esserci Valeria con un corgi e una tipa vagamente ispirata a Freefall dei Gen13, c'è la stessa edicola disegnata da Flaviano a pagina 42 dello stesso albo, solo inquadrata dalla parte opposta. Così, tanto per dare un senso di continuità con gli altri episodi del numero. Nell'ultima vignetta Mauro ha a portata di mano un fumetto di Gipi e sta leggendo il numero 34 di John Doe, “La via della spada”. Roberto mi ha dato la possibilità di sceglierne uno a piacere della seconda stagione, e il 34 ha contemporaneamente una delle mie storie preferite della serie e tra i disegni più belli (di Werther Dell'Edera, che io vorrei avere incatenato nella mia cantina a disegnare solo per me per tutta la vita. Gli dice bene che non ho una cantina, a Werther).

Anche tavola 66 è stata facile, dato che in pratica c'era solo da far recitare Mauro nel suo ufficio in Rainbow CGI (qui inquadrato da dove lo vedo io tutti i giorni). Poster di Manhattan di Woody Allen, di Red Cliff di John Woo, di Up e dei Gorillaz riempiono le vignette, insieme a un action figure di Asuka di Evangelion e di Hellboy, e un vaso a forma di Totoro. Nella teca dietro a Mauro ci sono delle statuine degli eroi Marvel che Mauro colleziona davvero. Mi sono divertito a utilizzarle insieme ai post-it attaccati sullo schermo per rafforzare l'idea di passaggio di tempo tra la prima e l'ultima vignetta.
Le magliette che ha Mauro nella pagina le ho inventate, ma sarebbe bello se le avesse davvero.

Tavola 67 è già stata postata qui, con un John Doe in piena forma adorato dai suoi fedeli. Il cameriere dell'ultima vignetta è quello di Twin Peaks, che porta quindi sul suo vassoio un bicchiere di latte, ovviamente.

Di nuovo le difficili quattro vignette orizzontali! Poco da segnalare a tavola 68, se non che la gag nella terza mi ha fatto molto ridere, e che ho avuto modo di far fare un cameo a Zero e Merlino.

Direi che è tutto.
Buona notte e buona fortuna.

14 commenti:

  1. Meraviglioso!!!

    Grazie per i bellissimi aggettivi che mi hai dedicato... :-)

    CIAO!!!

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  2. Il piacere è tutto mio... :-)

    Grazie anche per il commento di oggi :-)

    CIAO!!!

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  3. Ciao. Potresti, per piacere, pubblicare la tavola 64 per intero? Oppure, in alternativa, la terza vignetta (quella con mauretto che dice stooooop!!!)? Quella tavola significa tanto per me...

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  4. Grazie mille anche per il bel commento di oggi e tanti auguri per il tuo compleanno... non lo sapevo fosse ieri altrimenti te li avrei fatti ieri :-D

    CIAO!!!

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  5. @ Viva Hate: Non so perché mi fosse sfuggita, ma ho rimediato ora. Fatto!

    @ Lario3: Grazie davvero davvero!

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  6. come sai nn lo potei comprare, ma le tavole e l'ampia descrizione sono piacevolmente esaustive, come se si prendesse un caffè con te, parlandone.

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  7. dimenticavo, era mooolto più phico il primo autoritratto. era piu... ''naso''

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  8. Fantastico, non vedo l'ora di leggerlo! La vignetta di mauro che scrive al computer di profili è F-A-N-T-A-S-T-I-C-A!

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  9. @ Lò: Primo autoritratto?

    @ Raffo: Letto? Piaciuto?

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  10. penso che fabiola intendesse l'immaginina del blog. ma questa fa molto più "federico lightyear", quindi va bene così

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